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Recupero Crediti

Studio Legale Pescosta

Quando una persona o un’azienda ti deve del denaro … non rimanere inerme … agisci con la procedura di recupero crediti.

CHE COS'E' UN RECUPERO CREDITI?

Con il termine RECUPERO CREDITI si intendono tutte quelle azioni volte a recuperare una somma di denaro. Si fa un recupero crediti quando un cliente non paga le fatture, oppure quando un soggetto non restituisce una somma di denaro.
Ramo RECUPERO CREDITI
Tempi mediDipende dal caso
AvvocatoKarol Pescosta

Il recupero crediti è una procedura, ovvero un’attività che si prefigge come obbiettivo quello di ottenere da parte del debitore inadempiente il pagamento (totale o parziale) del credito.

Affinché il credito sia recuperabile, esso deve essere certo, liquido ed esigibile.

  • Certo: il creditore deve essere in grado di provare l’esistenza del suo diritto e l’importo della somma dovuta;
  • Liquido: ovvero determinato nel suo ammontare o facilmente determinabile, anche attraverso un semplice calcolo matematico;
  • Esigibile: il termine previsto per il pagamento deve essere scaduto o, se il pagamento dipende da una condizione, questa deve essersi avverata.

SE LE PREDETTE IPOTESI SONO CONCRETE, OVVERO SE IL CREDITO E’ CERTO LIQUIDO ED ESIGIBILE, A QUESTO PUNTO LO STUDIO PESCOSTA SI ATTIVERA’ PER RECUPERARE IL DENARO O I BENI (FUNGIBILI E/O INFUNGIBILI) DOVUTI DAL DEBITORE AL CREDITORE.

Fase preliminare - analisi del caso

Lo Studio Legale per recuperare il debito si attiverà su due fronti, ovvero:

  • FASE STRAGIUDIZIALE
  • FASE GIUDIZIALE DI RECUPERO DEL CREDITO PRESSO IL TRIBUNALE

Iter

1. LA FASE STRAGIUDIZIALE

 

Nel recupero stragiudiziale di un credito e/o di un bene, rientrano tutte quelle attività che hanno l’obiettivo di ottenere il pagamento spontaneo del dovuto da parte del debitore,  evitando che il creditore debba rivolgersi al Tribunale.

Tali attività possono consistere in solleciti di pagamento scritti, pec, e-mail, telefonate, lettere di messa in mora che concedono al debitore dagli 8 ai 15 giorni per pagare o adempiere. Tutte queste attività devono fornire una prova certa che il debitore abbia ottenuto il sollecito di pagamento, pertanto la raccomandata, per esempio, dovrà essere fatta con ricevuta di ritorno.

Il debitore può ignorare le richieste, oppure riscontrare tali solleciti e rendersi disponibile ad adempiere al pagamento spontaneamente.

Se in questa fase il debitore paga, la procedura di recupero crediti potrà dirsi conclusa, al contrario, se non intende soddisfare le pretese creditorie, a qual punto si dovrà procedere con il recupero crediti giudiziale.

Rimane comunque fondamentale una giusta strategia operativa, in quanto, già nella fase stragiudiziale si può raggiungere il massimo risultato possibile col minimo costo possibile.

2. RECUPERO GIUDIZIALE DEL CREDITO

Quando il debitore non provvede spontaneamente al pagamento del proprio debito, allora è necessario ricorrere al recupero giudiziale del credito, ciò significa rivolgendosi all’Autorità Giudiziaria al fine di ottenere un provvedimento di condanna al pagamento di quanto dovuto.

3. VALUTARE L'AZIONE PIU' IDONEA AL CASO CONCRETO

Lo Studio Pescosta dovrà valutare l’azione più idonea da compiere nei confronti del debitore. In quanto, prima di intraprendere la via giudiziale, è bene valutare la capienza del patrimonio del debitore, al fine di valutare se vi è la possibilità concreta di ottenere il pagamento del proprio credito.

  1. Se infatti il debitore non risulta avere dei beni o non lavora e non possiede altre entrate o conti correnti, un’eventuale provvedimento di condanna del Giudice non porterebbe a nessun risultato concreto, non essendoci beni da pignorare o aggredire in caso di mancato adempimento;
  2. Se si invece il debitore ha un lavoro, possiede beni, conti correnti e patrimonio o attività, a quel punto è necessario procedere rapidamente presso il Tribunale per ottenere un provvedimento.

4. RICORSO PER DECRETO INGIUNTIVO

Lo strumento per ottenere quanto dovuto dal debitore è un decreto ingiuntivo, ovvero un provvedimento che ingiunge al debitore di pagare la somma dovuta, entro 40 giorni dalla notifica del decreto.

Se, dopo la notifica del decreto ingiuntivo, il debitore continua a non adempiere allora sarà possibile procedere con l’esecuzione forzata, ovvero il pignoramento dei beni e conti correnti.

Obiettivo

L’obbiettivo dello Studio Pescosta è quello di soddisfare i propri clienti procedendo rapidamente al recupero di quanto gli è dovuto per legge, cercando di ottenere la soluzione più rapida, economica e certa.

 

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