Nel tragico tamponamento dell’auto contro il camion morirono sul colpo due cugine di 9 e 17 anni, Gioia Virginia Casciani e Ginevra Barra Bajetto, giovani atlete di pattinaggio di figura. La madre della ragazzina più grande (e zia di Gioia), Graziella Lorenzatti, si spense in ospedale un anno e mezzo dopo, per le conseguenze dell’incidente. All’udienza svoltasi ieri 04.11.2020 la difesa del camionista ha rilevato un vizio di notifica.
La difesa innanzi al Giudice Elena Farhat ha contestato la notifica del decreto di rinvio a giudizio ai sensi dell’art. 161 comma 4° c.p.p., in quanto l’imputato avrebbe inviato una raccomandata alla Procura di Trento nel giugno 2018, indicando un mutamento di domicilio. Nonostante l’indicazione della nuova residenza, la Procura avrebbe notificato comunque al vecchio indirizzo.
Il Pubblico Ministero riteneva tale dichiarazione una mera comunicazione della nuova residenza e non una dichiarazione di nuovo domicilio dichiarato o eletto. Secondo l’accusa ai sensi dell’art. 161 comma 1° c.p.p. la nuova dichiarazione di domicilio doveva avvenire mediate dichiarazione dell’imputato a verbale o mediante raccomandata con sottoscrizione autenticata dal difensore.
Il Giudice Dott.ssa Farhat a titolo precauzione (in quanto sarebbe un vizio da riproporre in Appello sino in Cassazione) ha accolto l’eccezione della difesa, ed ha disposto una nuova notifica all’indirizzo indicato dall’imputato rinviando la prima udienza del processo a dicembre.
L’avv. Pescosta e l’avv. Claudio Tasin per le parti civili, ovvero i parenti delle vittime, hanno depositato una istanza per la citazione del responsabile civile ex art. 83 c.p.p. al fine di chiamare in causa l’assicurazione del camion, ovvero l’Allianz S.p.a., per il risarcimento dei danni.
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