LE MISURE DI CONTENIMENTO E L’ESIGENZA DI PALAZZI DEL GHIACCIO ALL’APERTO.
Lo si sapeva alla luce della nuova curva dei contagi che il nuovo DPCM di fine ottobre avrebbe dato una stretta allo sport, ma non sapevamo quanto. Adesso l’attività sportiva, ed in particolare le discipline che si allenano al chiuso come il pattinaggio su ghiaccio, devono fare i conti con le nuove misure di contenimento.
In passato tutte le piste di pattinaggio erano all’aperto e per anni abbiamo combattuto con la burocrazia per chiuderle, chiedendo finanziamenti a Comuni, Provincie e Stato. Adesso che finalmente per nostra comodità le piste sono quasi tutte al chiuso e le possiamo sfruttare tutto l’anno … a fronte del nuovo DPCM vorremmo tornare indietro e riaprirle tutte.
Tutto questo perché la normativa uscita in questi giorni consente “soltanto gli eventi e le competizioni sportive, riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva“.
Secondo la lettere della legge l’attività sportiva ed in particolare le competizioni potrebbero essere disputate purché all’aperto. Quindi gli stadi del Ghiaccio che per il “destino della sorte” non sono mai stati chiusi per esempio quelli di Feltre, Como o la Sill di Bolzano, potrebbero divenire l’unico luogo di allenamento e di competizione.
Questi stadi del ghiaccio sono stati presi di mira per anni, poiché ritenuti non confacenti alle esigenze di atleti, tecnici ed allenatori. Tralasciando le lacune strutturali di strutture non più modernissime, nell’era Covid diverranno l’unico luogo dove la legge (in questo momento) permette lo svolgimento di competizioni ed allenamenti.
Ne deriva che ogni pratica sportiva o motoria individuale, potrà essere svolta in impianti sportivi “purché all’aperto”. Quindi in piena pandemia i ragazzi torneranno a pattinare all’aperto come facevamo quando in pieno inverno si improvvisava sotto casa un campetto di pattinaggio.
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